La criminalità informatica è
una forma emergente di criminalità transnazionale.
La natura complessa del
crimine come quella che si svolge nel regno senza confini del cyberspazio è
aggravata dal crescente coinvolgimento di gruppi criminali organizzati. In
tutto il mondo, le società danno sempre più risalto alle informazioni di
identificazione delle persone, informazioni che, memorizzate come dati, vengono
utilizzate per marketing, operazioni bancarie, lo shopping, i viaggi e l’assistenza
sociale.
L’informatizzazione dei
settori pubblico e privato al contempo, rende più vulnerabile la sicurezza di
tali settori, esponendoli a reati come la frode identitaria, che genera
profitti significativi per i criminali, con un impatto di vasta portata non
solo sulle economie e commercio on-line, ma anche sulle persone. Le
informazioni estorte illecitamente, sono
state usate anche per riciclare il denaro, e consentire varie attività illecite
incluse la tratta di esseri umani, il traffico di migranti e il
terrorismo.
Negli ultimi tempi hanno avuto
molto risalto nelle cronache dei media e nell’opinione pubblica, dei nuovi
gravi fenomeni associati al web ed all’universo giovanile come il
cyberbullismo, e neknomination. Web, smartphone, tablet e i social network in
particolare, forniscono un palco virtuale agli adolescenti, necessario per
questo tipo di esibizioni, catalizzando e diffondendo il fenomeno, creando
tendenza e contagio.
La "NekNomination",
originaria dell’Australia, è un gioco in cui i partecipanti si danno coraggio a
vicenda per effettuare acrobazie fisiche dopo aver bevuto grandi quantità di
alcool, esponendosi a rischi elevatissimi.
Da recenti studi effettuati
negli Stati Uniti, le vittime adolescenti di cyberbullismo, definito come uso
dei telefoni cellulari o di internet per inviare messaggi offensivi e molesti,
hanno maggiori probabilità di sviluppare i sintomi della depressione, abuso di
sostanze illecite e dipendenza da internet; in modo antitetico, gli
adolescenti che sono depressi o che abusano di droghe sono spesso bersaglio di
cyber-bulli.
Ingiurie e messaggi molesti,
voci, foto e video inappropriati o falsi possono essere facilmente e
frequentemente pubblicati in forma anonima nei messaggi di testo e-mail o sui
siti di social networking, inoltre i messaggi dei cyber-bulli sono spesso
difficili da rintracciare ed eliminare dalla rete.
Gli studi hanno evidenziato
che la maggior parte degli adolescenti al giorno d’oggi, vivono la loro vita su
internet, mentre i genitori sottovalutano quanto spesso il loro figlio è
vittima o autore di cyberbullismo, esposto a immagini sessuali, o avvicinato da
sconosciuti online. La disparità tra questi comportamenti e la percezione
di un genitore del comportamento aumenta quando il genitore adotta uno stile
permissivo della propria genitorialità.
I genitori possono adottare
misure dirette ad aiutare a proteggere i propri figli online, impegnandosi in
conversazioni circa la sicurezza in internet, e spostando il computer in un
luogo pubblico all'interno della casa. Il miglior passo è quello di aprire una
linea di comunicazione diretta e partecipativa con i propri figli, così i
genitori possono aumentare la consapevolezza del loro comportamento online.
Lino Mariani
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