23/12/15

COP21: Accordo storico per salvare il mondo?

La XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si è tenuta a Parigi, dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015.
La conferenza si è conclusa con l'accordo di Parigi approvato da ben 196 nazioni, un’intesa sul graduale contenimento dei gas serra con cui è stata previsto il contenimento del riscaldamento globale a meno di 2 gradi Celsius (° C), ed in prospettiva futura a 1,5° C, tra il 2030 ed il 2050. L'accordo prevede inoltre un impatto antropico netto pari a zero emissioni di gas serra, da raggiungere durante la seconda metà del 21° secolo.  
L'accordo diventerà giuridicamente vincolante, se 55 paesi che insieme rappresentano almeno il 55 per cento delle emissioni globali di gas serra, approveranno il patto . Le parti dovranno firmare l'accordo a New York tra il 22 aprile 2016 al 21 aprile 2017, e anche adottarlo all'interno dei propri sistemi giuridici (attraverso la ratifica, accettazione, approvazione o adesione).


Nonostante le dichiarazioni entusiastiche di molti capi di governo, il patto adottato risulta essere insufficiente da quanto sperato da molte associazioni ambientaliste, Ong, scienziati ed anche economisti, pur essendo stato riconosciuto da tutti l’evento, come un accordo storico per l’obiettivo ambizioso e per l’individuazione delle conseguenze dei drammatici cambiamenti climatici derivati dal riscaldamento globale; infatti la conferenza di Parigi ha espresso per la prima volta nella storia, un’intesa tra 196 paesi responsabili collettivamente di oltre il 90% delle emissioni di gas serra e considerando che il famoso protocollo di Kyoto (COP3), fu firmato da pochi paesi rappresentanti appena il 12% delle emissioni nocive, appare evidente l’importanza storica del momento di svolta politica internazionale.

 “Questo accordo mette l’industria dei carburanti fossili dal lato sbagliato della storia. Molto in questo testo è stato diluito ed epurato dalle persone che saccheggiano il nostro pianeta, ma contiene il nuovo imperativo di limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C”, ha dichiarato Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace.
Lino Mariani

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17/12/15

Fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili



"Fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili
e quelli che sono con le luci spente di sera, fucilarli
una bicicletta da corsa non può andare in strada"
e amenità varie...
Claudio Cicero - Consigliere Comunale Lista Civica Cicero - Vicenza

01/12/15

Human: il discorso di José "Pepe" Mujica contro il consumismo

«Abbiamo inventato una montagna di consumi superflui. E li buttiamo, e viviamo comprando e buttando. E quello che stiamo sprecando è tempo di vita perché quando io compro qualcosa o lo fai tu non la compri con il denaro, la compri con il tempo di vita che hai dovuto utilizzare per guadagnare quel denaro. Ma con questa differenza: l’unica cosa che non si può comprare è la vita. La vita si consuma. Ed è da miserabili consumare la vita per perdere la libertà».




If time is money, can money buy you time? #WhatMakesUsHUMAN
Posted by HUMAN on Mercoledì 16 settembre 2015