15/12/11

Lo scioglimento dei ghiacciai Himalayani

                                                                                                                         Himalaya  Photo by joel suganth
I Ghiacciai dell'Himalaya si stanno sciogliendo e ritirando, a causa del riscaldamento globale. Ma nascondono anche un effetto più inquietante del cambiamento climatico: si stanno sgonfiando. Stanno perdendo la loro massa interna, e la fusione del ghiaccio è in grado di accelerare notevolmente la loro scomparsa.
Ulyana Horodyskyj, geologo delll'Università del Colorado a Boulder, è salito a 5.000 metri sul ghiacciaio Ngozumpa in Nepal e ha incorporato videocamere nelle morene e all'interno dei laghi glaciali, riprendendo ogni ora per due settimane. Gli scienziati avevano ipotizzato che tali laghi si riempissero lentamente nel tempo con l'acqua di fusione superficiale, ma i video di Horodyskyj hanno dimostrato che i laghi si possono svuotare in soli due giorni e ricaricarsi in meno di una settimana, ripetendo il ciclo più volte; l'azione di vampate di calore in grandi volumi di ghiaccio fuso attraverso canali interni, contribuisce a portare materiale giù nella roccia sottostante o fuori ai bordi del ghiacciaio. Lo spurgo indica che il ghiaccio si sta sciogliendo molto più rapidamente di quanto si pensasse in precedenza.
Inoltre la deflazione può provocare la scomparsa dei ghiacciai più velocemente della fusione che avviene a loro bordi. "Il Sud America e parte dei ghiacciai himalayani stanno perdendo ghiaccio più velocemente, ma la maggior causa è da deflazione verticale", dice Horodyskyj, che ha riferito alcuni dei suoi risultati in occasione del recente convegno dell'American Geophysical Union a San Francisco. "Alcuni ghiacciai sul lato nord del Monte Everest, ad esempio, hanno perso 100 metri di altezza nel secolo scorso".

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 Unported License.

21/11/11

La fine di un Ecomostro

Ecomostro a Milano                                                                              Photo by greenmarlin
 
L’ecomostro di via Bonfadini-Monluè, l’albergo costruito per i Mondiali di calcio di Italia ‘90, abbandonato da anni e "cartolina di ingresso" della Tangenziale Est Milanese, sarà abbattuto. La Giunta Pisapia ha deciso di proporre al Consiglio comunale la richiesta di Beni Stabili S.p.a. di sanare l’annosa questione di destinazione d’uso delle due Torri Garibaldi avvalendosi del particolare permesso in deroga previsto dal Decreto Sviluppo, versando al Comune tutti gli oneri di urbanizzazione dovuti, ed impegnandosi a cedere definitivamente all’Amministrazione i circa 260mila metri quadrati di aree in località Cascina Grande (zona Monluè), obbligandosi a demolire l’ecomostro dei Mondiali e a ripristinare l’area a verde. “Il provvedimento di oggi è un’importante conquista per Milano – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – perché permette il recupero e la riqualificazione di un’area che da tanti, troppi anni, rappresenta uno scempio per la città. È un esempio di come pubblico e privato possano collaborare in modo proficuo, avendo un problema - quello delle Torri - che si trascinava da anni, e che avrebbe visto la continuazione nelle aule giudiziarie: il privato torna a una situazione di certezza, mentre il Comune può acquisire un importante ambito territoriale che potrà finalmente essere valorizzato, in coerenza con le finalità di rivitalizzazione delineate dal Parco agricolo Sud”. “Ringrazio Beni Stabili – ha proseguito l’assessore – perché si è dimostrata particolarmente attenta all’interesse pubblico, nonostante il Pgt avesse riconosciuto, anche grazie all’accoglimento di una loro osservazione, una potenzialità edificatoria all’area dell’ecomostro. Il Comune si impegna sin d’ora a collaborare con il Parco, per far sì che l’area possa rappresentare un nuovo polmone verde per il quartiere e per tutta la città: non più una brutta periferia, ma un grande parco per Milano”. Probabilmente è stata scritta la parola Fine al più eclatante esempio di edilizia incompiuta milanese, un hotel con 300 stanze distribuito su 260 mila metri quadrati avviato con la legge speciale per i Mondiali di Italia ’90. Dopo vent’anni tra passaggi di proprietà e vincoli urbanistici, promesse di politici ed ipotesi fantasiose di trasformazione in caserma militare, poi campo sportivo, poi campus universitario, poi succursale del vicino Ospedale Cardiologico, finalmente gli abitanti del Quartiere che si sono battuti strenuamente per la rimozione dello scempio, ed i Milanesi tutti, avranno la soddisfazione di vivere in una "normale" periferia di una metropoli Europea.

Lino Mariani



 





                                                                                Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 Unported License.

08/10/11

Ig Nobel 2011


Rottame in Bellavista Photo by greenmarlin

Il Premio Ig Nobel, conosciuto in Italia anche come Premio Ignobel, è una parodia del premio Nobel. Viene assegnato annualmente al Sanders Theatre dell'Università di Harvard, prima o dopo l'annuncio dei vincitori del vero Premio Nobel, premiando dieci ricerche scientifiche e hanno lo scopo di celebrare l'insolito e la fantasia, di stimolare l'interesse delle persone nel campo della scienza, medicina e tecnologia.

Quest'anno i premi sono stati assegnati a:
Daryll Gwynne e David Rentz  (Biologia), per aver scoperto che alcuni tipi di scarabei maschi rischiano la vita tentando di accoppiarsi con alcuni tipi di bottiglie di birra australiana;
 Makoto Imai, Naoki Urushihata, Hideki Tanemura, Yukinobu Tajima, Hideaki Goto, Koichiro Mizoguchi e Junichi Murakami (Chimica), per aver determinato la densità ideale del wasabi vaporizzato per svegliare la gente in caso di incendio o altro pericolo, applicando questa scoperta per la creazione dell'allarme al wasabi.
Philippe Perrin, Cyril Perrot, Dominique Deviterne, Bruno Ragaru ed Herman Kingma  (Fisica), per aver provato a determinare perché i lanciatori di disco hanno le vertigini, mentre i lanciatori di martello non ne soffrono per niente;
Anna Wilkinson, Natalie Sebanz, Isabella Mandl e Ludwig Huber (Fisiologia), per lo studio sulla mancanza di prove di sbadigli contagiosi tra le tartarughe a zampe rosse della specie Geochelone carbonaria;
John Perry (Letteratura), per la sua teoria della "procrastinazione strutturata", che afferma: Per essere una persona di grande successo, bisogna lavorare sempre su qualcosa d'importante, usando ciò come pretesto per evitare di fare qualcosa di ancor più importante;
Matematica: Dorothy Martin (data della fine del mondo prevista: 1954), Pat Robertson (data della fine del mondo prevista: 1982), Elizabeth Clare Prophet (data della fine del mondo prevista: 1990), Lee Jang Rim (data della fine del mondo prevista: 1992), Credonia Mwerinde (data della fine del mondo prevista: 1999) ed Harold Camping (data della fine del mondo prevista: il 6 settembre 1994 e successivamente il 21 ottobre 2011) per aver insegnato al mondo a stare attenti quando si effettuano ipotesi e calcoli di tipo matematico;
Mirjam Tuk, Debra Trampe e Luk Warlop, unitamente a Matthew Lewis, Peter Snyder, Robert Feldman, Robert Pietrzak, David Darby e Paul Maruff (Medicina), per aver dimostrato che la gente effettua le decisioni migliori su alcune cose (ma anche le peggiori su altre) quando hanno un bisogno urgente di urinare;
Karl Halvor Teigen (Psicologia), per aver provato a capire perché, nella vita di tutti i giorni, la gente sospira;
John Senders (Pubblica Sicurezza), per aver condotto una serie di esperimenti di sicurezza, nei quali una persona guidava un automobile su un'autostrada mentre una visiera gli occultava ripetutamente la vista davanti al suo volto;
Ma il premio più meritato ed apprezzato è stato sicuramente quello per la Pace: Arturas Zuokas, sindaco di Vilnius, ha dimostrato che il problema delle auto lussuose illecitamente parcheggiate può essere risolto passandoci sopra con un carro armato.


Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 Unported License.

14/09/11

HD 85512 b, una nuova terra?

Gli astronomi europei hanno scoperto 50 nuovi pianeti fuori del nostro sistema solare, di cui 16 che sono di dimensioni simili alla Terra.
Il più grande di essi è HD 85512 b, che è 3,6 volte la massa della Terra e si trova a "soli" 36 anni luce di distanza, nella costellazione Vela.

Le ricerche effettuate evidenziano che più della metà delle stelle simili al nostro sole possiedono pianeti, e che molti di questi mondi sono più leggeri di Saturno. HD 85512 b è l'unico dei nuovi pianeti definito 'Super Terra', che si trova nella zona abitabile del suo sistema stellare.
Questa è la zona attorno a una stella in cui gli scienziati ritengono che l'acqua potrebbe esistere in forma liquida, quindi potenzialmente in grado di favorire la comparsa della vita e la sua evoluzione.
Questa scoperta è stata fatta dal HARPS (Alta Precisione Radial Velocity Searcher) uno spettrografo di grande Precisione installato nel 2002 sul telescopio di 3,6 metri di diametro dell' ESO posto all' Osservatorio di La Silla, in Cile.



13/09/11

Moving Planet

Il 24 settembre promette di essere una data da ricordare nella storia di Milano. La città ospiterà infatti il suo primo evento globale di mobilitazione per l’ambiente organizzato via social network e in contemporanea con le principali metropoli di tutti e 5 i continenti. Un appuntamento internazionale, che nasce sotto l’egida e per ispirazione di 350.org, l’associazione di Bill McKibben sbarcata a Milano nel 2011 a Milano con Italian Climate Network, un team di ambientalisti, climatologi, biologi e giovani creativi. Lo scopo: diffondere consapevolezza sulla necessità di affrancarci dai combustibili fossili, promuovendo il movimento sostenibile nelle città intasate dal traffico e dallo smog, e diventare protagonisti della lotta al cambiamento climatico. L’evento: sabato 24 settembre, alle ore 16, tutti i cittadini stanchi di subire le conseguenze dell’inquinamento atmosferico e preoccupati dalle alterazioni del sistema clima, si ritroveranno in Piazza Scala muniti di bicicletta. Insieme, pedaleranno attraverso Brera e lungo via Solferino, fino a Largo La Foppa. Tappa finale: largo Marinai d’Italia ( o Museo di Storia Naturale di Milano). Saranno invitati (siamo in attesa di adesioni) come ospiti speciali e mentori della manifestazione saranno Filippa Lagerback, Paola Maugeri, Luca Mercalli, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e gli Assessori Pierfrancesco Maran (Ambiente e Trasporti) e Daniela Benelli (Servizi al cittadino, area metropolitana).


350.org è una associazione americana fondata da Bill McKibben giornalista tra i più esperti di cambiamento climatico e autore di reportage per il National Geographic (l’ultimo pubblicato in Italia è uscito sul numero di giugno 2011 di NG: “Cina, il verde e il nero”). Leonardo di Caprio ha inserito Bill McKibben nel panel di leading climate scientist del suo “The 11th hour”, documentario indipendente sul cambiamento climatico e l’indispensabile inversione di rotta del nostro stile di vita. A partire dal 2008, il network di McKibben lancia la proposta, via internet, di coordinare manifestazioni creative in contemporanea in diversi luoghi del mondo, sfruttando la rete social per connettere e sensibilizzare giovani e persone comuni in tutto il mondo. 350 è un numero simbolico: la concentrazione di CO2 in atmosfera (espressa in parti per milione) che, secondo importanti climatologi, rappresenta una soglia di “sicurezza" per il Pianeta, l’obiettivo da raggiungere per evitare conseguenze catastrofiche. Oggi la concentrazione è di 393 ppm ed è in aumento, ma se “mettiamo la marcia indietro” è ancora possibile assestare il clima della Terra entro i 350. Oltre questo numero il surriscaldamento del pianeta diverrà critico e irreversibile, con conseguenze catastrofiche.

Da quest’estate anche Milano ha la sua “cellula italiana” di 350.org. L’Expo del 2015, dedicato alla questione alimentare in un mondo popolato da 7 miliardi di esseri umani e sempre più povero di risorse; la vittoria del sì ai referendum cittadini di giugno per un rafforzamento delle politiche di contenimento dell’inquinamento da traffico su gomma e riscaldamento; l’inaspettato risultato delle elezioni comunali di maggio, che ha consegnato alla nuova Giunta la sfida di una città “laboratorio del cambiamento” sono le motivazioni che hanno portato alla scelta di Milano come sede della più convinta filiale italiana di 350.org.

Il 24 settembre sarà possibile grazie alla collaborazione tra la sede centrale di 350.org, negli Stati Uniti, e il team di Milano, che è nata sfruttando il social networking, con un passa parola virtuale che ha attraversato anche il Politecnico di Milano, arrivando a coinvolgere il blog - http://www.climalteranti.it/ del Professor Stefano Caserini, docente di Fenomeni di inquinamento climatico al Politecnico di Milano e autore di "A qualcuno piace caldo” (Edizioni Ambiente).

La bicicletta, ancora oggi unico mezzo di trasporto per milioni di persone, è il simbolo di una giornata di outing collettivo sul pericoloso silenzio che circonda il cambiamento climatico, a cui tutti concorriamo quando scegliamo di usare la macchina al posto del tram o della metropolitana. Moving Planet promette di essere una ventata di aria fresca dopo anni di stasi e di rassegnazione nel dibattito pubblico sul surriscaldamento della Terra, nonostante i continui allarmi della comunità scientifica. A livello globale, il 24 settembre assisteremo ad una “invasione” delle strade delle principali città del Pianeta per dire basta all’investimento culturale, emotivo, economico ed energetico sui combustibili fossili. Il 24 settembre sarà insomma una mobilitazione collettiva per il futuro e in nome del futuro.

02/08/11

Modelle per l'Ambiente

Model Environment è una organizzazione di modelle che usano la loro bellezza e vitalità per promuovere al pubblico le cause ambientali e sociali.
Nella nostra cultura diamo molta importanza all'aspetto fisico. Le modelle trascorrono la loro carriera prestando il loro look a società private che possono o non, dare un contributo alla società. Model Environment è una piattaforma dove la stessa bellezza commerciabile, può essere usata per delle buone cause.

Ricordandoci ad esempio, che più del 98% della carta igienica venduta negli Stati Uniti, proviene da foreste vergini...


Helene Toilet Paper - Practice Being Me from Model Environment on Vimeo.



... o che Bicarbonato di Sodio, Aceto e Limone, puliscono e non inquinano come i detersivi tradizionali:


Nina on Cleaning Products -Practice Being Me from Model Environment on Vimeo.

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 Unported License.

28/07/11

Rapporto ISTAT 2010

Tramonto in Autostrada by aidan idros
Tramonto in Autostrada, a photo by aidan idros on Flickr.


















Buone notizie dall' ISTAT sugli Indicatori Ambientali Urbani per l'anno 2010, soprattutto per la diminuzione dell'inquinamento atmosferico, infatti la media dei giorni (44,6), in cui si è registrato il superamento del valore limite per la protezione della salute umana dal PM10 è diminuita rispetto al 2009 (54,1 giorni). 
Altri dati favorevolmente interessanti riguardano:
- l'aumento della raccolta differenziata dei rifiuti su tutto il territorio nazionale (pari al 31,7 % con un aumento di 1,4 punti percentuali);
- la riduzione del consumo di acqua per uso domestico pari a 66,7 m3 per abitante (in diminuzione dell’1,9%);
- l'aumento dei passeggeri trasportati sui mezzi pubblici dei comuni capoluogo di provincia (228,6 viaggiatori per abitante con un aumento dello 0,6% rispetto al 2009);
e soprattutto aumenta in maniera considerevole l’utilizzo di pannelli fotovoltaici installati su edifici comunali: la potenza media, arrivata nel 2010 a 1,1 kW ogni 1000 abitanti, ha registrato un incremento del 114,9% sul 2009.  
Infine i dati negativi: un aumento del 4,7% dei consumi pro capite di gas per uso domestico e riscaldamento, rispetto all’anno precedente.

18/07/11

Ceratium hirundinella (Dinophyceae)


Ceratum hirundinella Photo by  greenmarlin

DINOPHYCEAE
Le Dinoficee sono organismi unicellulari primitivi, raramente coloniali, caratterizzate dalla presenza di un solco longitudinale e di uno trasversale, in ciascuno dei quali si trova un flagello. Sono provviste di una corazza costituita da placche di cellulosa rigide, più o meno spesse, che formano ornamenti particolari.
Quello delle Peridinales è uno degli ordini più importanti in cui si riconosce una epivalva e una ipovalva che si prolungano spesso in appendici, le valve sono tra loro separate per la presenza dei flagelli. Le Peridinales hanno il cromatoforo della peridinia tipica delle Cromatofite e delle Crisoficee.
Altre caratteristiche delle Dinoficee sono:
- la presenza di vacuoli posti alla base del flagello. Possono essere rari o assenti nelle forme di acqua dolce;
- tricocisti;
- nuclei con cromatofori sempre ben visibili;
- olii e amido come sostanze di riserva.
Se abbondanti le Dinoficee possono conferire all’acqua del lago delle colorazioni particolari: tipico esempio è il Lago di Tovel, nelle Dolomiti, dove il Glenodinium sanguineum determinava l’arrossamento periodico dello specchio d’acqua. Attualmente, a causa degli effetti dell’inquinamento questo fenomeno non si verifica più. In ambiente marino un altro esempio è il caso della Gonyalax catenella, molto tossica, che anch’essa determina una colorazione rossa dell’acqua ed è responsabile di avvelenamenti in seguito alla consumazione di mitili che si nutrono dell’alga e di conseguenza può provocare gravi danni anche all’uomo.
Spesso in acque fredde si trova una grande quantità di individui appartenenti a questa classe, ma con una ridotta diversità in specie; viceversa nelle acque calde, come quelle tropicali, si trova una grande varietà di specie, ma un numero ridotto di individui.

Lino Mariani

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 3.0 Unported License.

15/06/11

Spaghetti e Nucleare

Maccaroni, mafiosi, pizzagang, mangiarane, minghiaweisch, paisà, guinea, mozzarellanigger, greaseball, carcamano, tschinggali, shitalian, italiashka... questi e tanti altri "ameni" epiteti, contraddistinguono gli Italiani in giro per il mondo. I Giapponesi, con la loro orientale delicatezza, ci definiscono semplicemente come bugiardi, ritardatari e irrispettosi delle regole, mentre per i Tedeschi l'origine sarda (particolari impronte culturali), è stata considerata in un processo nel 2007, una attenuante in un caso di stupro, segregazione e violenza di gruppo.
Il pregiudizio contro gli Italiani o Italofobia, ha una sua voce specifica persino su wikipedia. Sicuramente qualche scomoda verità comportamentale si deve ammettere, come è inutile negare l'esistenza delle quattro organizzazioni criminali più famose al mondo, ma oltre agli stereotipi e i volgari pregiudizi è sempre esistita nei Nostri confronti una palese invidia, ancora più forte dal 13 Giugno di questo anno, perchè da questa data l'Italia, si conferma uno dei pochi paesi al mondo dove non potranno MAI succedere fatti come questi:





A.L. Mariani
Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported

31/05/11

Zingaropoli, Moschee e la politica della paura.

Doppio Arcobaleno a Milano by greenmarlin

Dopo 19 anni e una campagna elettorale letteralmente infuocata il centrosinistra conquista Milano; in risposta a tutte le accuse rivolte al nuovo Sindaco Pisapia, mi viene in mente il seguente racconto buddista:

"Un bodhisattva ebbe l’infelice idea di convertire un feroce e spietato serpente ai principi nonviolenti e compassionevoli del Buddismo. Quale fu lo stupore del bodhisattva quando, appena un anno dopo, lo incontrò di nuovo. Irriconoscibile. Pieno di graffi, tagli, segnato dalle percosse ... Il sant’uomo, sbigottito, gli chiese cosa fosse accaduto. Il serpente rispose che dal momento stesso in cui era divenuto buono aveva perso il rispetto di tutti, nessuno lo temeva e chiunque, bambini compresi, lo malmenavano senza il benché minimo rimorso. Nessuna paura? Bell’affare! In cambio della sua silente affettuosità, della propria premurosa benevolenza, aveva ricevuto solo disprezzo.
A quel punto il bodhisattva strizzò gli occhi perplesso, ma sorrise. Si rese conto di non esser riuscito a spiegar nulla del Buddismo, men che meno di nulla riguardo la "retta condotta" di vita. Rincuorò, quindi, la malcapitata belva spiegandogli che per rinunciare agli sconsiderati appigli dell’ego, ai suoi attaccamenti, nonché all’illusione d’un intramontabile sé, non avrebbe dovuto affatto immolarsi. Gli chiarì che, semmai, il miglior sacrificio sarebbe stato quello di perseguire l’equilibrio. E che l’atteggiamento eccessivamente bonario - l’esporsi, cioè, alla gogna - sarebbe equivalso solo a risvegliare le tendenze negative già presenti, quantunque assopite, negli altri. Il feroce serpente si guardò intorno. Aveva afferrato subito la lezione. Compassione non implica necessariamente il dover subire, sempre e comunque, ad oltranza. Benevolenza non comporta l’esser costretti a sopportare i peggiori soprusi. Amorevolezza non richiede, inevitabilmente, il proprio sacrificio. Su la testa, si disse: "Ammonirò chi tenterà d’annientarmi dimostrandogli, senza tentennamenti, a quali pericoli incorre ... rinuncerò agli estremismi, ma verità e fermezza saranno le mie nuove guide"!
L.M.
Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported.

20/04/11

Navicula sp. (Bacillariophyceae)

Navicula sp. Photo by greenmarlin
BACILLARIOPHYCEAE

Le Bacillarioficee più comunemente chiamate Diatomee sono organismi unicellulari, a volte riuniti in colonie, con la particolarità di possedere pareti in silice (frustolo) che le rende dure e resistenti. La membrana ha una struttura molto caratteristica: avvolge il protoplasto come una scatola in due parti: un coperchio, o epiteca, e un fondo, o ipoteca.
In base alla morfologia del frustolo distinguiamo due gruppi principali:
- CENTRALES: con forma tondeggiante a simmetria raggiata (prevalentemente marine)
- PENNALES: con forma allungata a simmetria bilaterale (prevalentemente lacustri)
Ogni teca che forma il frustolo è composta da un guscio o valva (il piano) e da una cintura commensurale o pleura (orlo laterale); grazie a questa particolare struttura ogni diatomea presenta due facce completamente differenti: la faccia valvare e quella commensurale, quest’ultima priva di struttura.
Le Diatomee si riproducono vegetativamente per scissione, divisione diretta. In ogni diatomea le due teche del frustolo si staccano portandosi via ciascuna parte della massa protoplasmatica. Ciascuna delle due parti va a costituire il coperchio di due nuovi frustoli. Ad ogni divisione si ha la formazione di cellule figlie di cui una raggiungerà le dimensioni della madre, l’altra sarà più piccola. Si verifica così che di generazione in generazione le dimensioni medie della popolazione diminuiranno fino a raggiungere un limite al di sotto del quale la cellula più piccola non è più vitale. A questo punto interviene la riproduzione sessuale con la formazione di auxospore: si ha la formazione di uno o due gameti che due individui si scambiano. Si forma così uno zigote che perde i gusci, si accresce originando una auxospora, e raggiunge le dimensioni della specie; dopodiché viene ricostruito il frustolo e il ciclo riprende.
Tra i generi più noti ricordiamo: Cyclotella, Aulacoseria, Tabellaria, Fragilaria, Melosira,…

Lino Mariani

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported.

11/04/11

Bioetanolo prodotto da avanzi di caffè.

Richard Sparling e David Levin, Microbiologi dell'Università di Manitoba, sostengono di aver trovato un metodo per produrre bioetanolo dagli avanzi di caffè, tramite il processo trofico di determinati batteri; 1,3 litri di bioetanolo da circa 100 tazze di caffè "Tim Hortons" buttate come rifiuti!
Il bioetanolo (o alcol etilico), viene prodotto dalla fermentazione degli zuccheri come la canna da zucchero o dal frumento, ed in alcuni paesi come la Svezia ed il Brasile viene usato come combustibile per la trazione di veicoli.
In Brasile dal 2005, i veicoli dotati dall'italianissimo motore flex ideato dalla Magneti Marelli del gruppo Fiat, hanno superato come numero di veicoli venduti le tradizionali auto a benzina grazie al risparmio garantito dall'alcool.
Con questa nuova scoperta produrre bioetanolo sarà più semplice e conveniente, tale da prospettare una valida alternativa al consumo sempre più costoso ed inquinante del classico petrolio.



A.L. Mariani
Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported

02/04/11

Pediastrum simplex (Chlorophyceae)





Pediastrum simplex 
Photo by greenmarlin


CHLOROPHYCEAE
Le Cloroficee sono più comunemente denominate Alghe verdi e possono essere considerate le più evolute. Sono perlopiù specie di acqua dolce: è comune trovare specie unicellulari mobili o fisse al substrato, coloniali o filamentose. Alcune specie vivono su substrati rocciosi o legnosi, altre sono epifitiche; esistono esempi di simbiosi e parassitismo.
Le Alghe verdi comprendono tutti i livelli di sviluppo strutturale, da quello coccale e tricale, fino a quello talloso. Dal punto di vista fisiologico hanno tanti punti in comune con le piante superiori e ne sono probabilmente i progenitori. I pigmenti tipici di queste alghe sono la clorofilla a e b e diverse xantofille che si trovano anche nelle Spermatofite. A questa classe appartengono specie con parete cellulare costituita da cellulosa e pectina e che possiedono come sostanza di riserva l’amido. Molte Alghe verdi non sono completamente autotrofe e necessitano di alcuni composti organici che non sono in grado di sintetizzare.
Altre caratteristiche tipiche delle cloroficee sono:
- citoplasma ridotto ad un sottile strato delimitante una cavità cellulare occupata da un grande vacuolo;
- uno o più nuclei;
- le Alghe verdi inferiori hanno un solo cloroplasto.
La riproduzione può esser sia vegetativa che sessuale. Per quanto riguarda la riproduzione vegetativa essa avviene per frammentazione in singole cellule o in corti spezzoni che poi ricostituiscono lunghi filamenti. Alcune cellule, gli acineti, hanno una spessa membrana che li protegge dal gelo e dalla siccità. Nella riproduzione sessuale vengono prodotti gameti che si uniscono tra loro.

Lino Mariani

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported.

14/03/11

Calcio Magnesio Acetato - La colla che abbatte lo smog.





Il Calcio Magnesio Acetato (CMA), é una valida alternativa al sale della strada, in quanto approssimativamente corrosivo quanto le acque di rubinetto normali, é un  inibitore eccellente per la corrosione del cloruro, biodegrada ad Anidride Carbonica e ad acqua, ha livelli di bassa tossicità ed è sicuro per l'ambiente, l'uso non richiede i guanti protettivi e non nuoce alla pelle, ed infine si può mischiare con sale, con  sabbia o usare direttamente come liquido antigelo.
A Brunico, nell'ambito di un progetto finanziato con i fondi europei, si sperimenta ormai da un paio di inverni come "collante" per le polveri sottili; sparsa sull'asfalto delle vie cittadine da un veicolo, questa sostanza è in grado di imprigionare il particolato e le poveri sottili alzate dal traffico veicolare, diminuendo del 20%-30% questo particolare tipo di inquinamento.
Oltre Brunico, Linz e Klagenfurt, il CMA ha suscitato l'interesse del Sindaco di Londra che ha deciso di stanziare 350.000 sterline per il progetto.
A quando Milano e le altre città italiane (molto più inquinate di Londra), si interesseranno alla salute dei cittadini?

Lino Mariani

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported

08/02/11

Questione di Marketing

"Il marketing è volto alla creazione del valore per il cliente, e uno dei suoi scopi è creare un posizionamento della marca (brand) nella mente del consumatore attraverso tecniche di brand management. Le ultime tendenze sono volte allo studio del marketing esperienziale, che abbraccia la visione del consumo come esperienza, in cui il processo di acquisto si fonde con gli stimoli percettivi, sensoriali ed emozionali."
Eccovi un ottimo esempio di Marketing operativo:

28/01/11

Il Progresso sfrenato ed i Pulcini

La definizione della parola Industria secondo wikipedia, é la seguente:
"L'industria appartiene al settore secondario ed esercita un'attività di trasformazione delle materie prime in semilavorati o prodotti finiti. Il termine industria deriva dal latino industria (-ae), ovvero operosità, attività, diligenza, che, a sua volta, viene da endo- (dentro) e -struo (costruisco).
Scopo principe dell'industria è il produrre al meglio ed al miglior rapporto costo/beneficio il bene richiesto. In economia rappresenta l'insieme dei settori di un sistema preposto alla produzione di beni materiali e servizi su larga scala, utilizzando gli studi e/o i contributi prodotti principalmente dagli studiosi di economia industriale ed economia aziendale.
Secondo l'economia tradizionale, il prodotto dell'industria è anche definito "bene secondario", rispetto al "bene primario" dell'agricoltura e a quello "terziario" dei servizi, di recente sviluppo.
L'industria si suddivide in molteplici settori, ognuno con una propria specializzazione ed è in costante mutamento adattandosi di volta in volta alle esigenze del consumo ed alle nuove tecnologie di produzione.
Di solito le industrie dovrebbero seguire la vocazione del territorio al fine di avere un impatto minimo sul territorio stesso, per questo chi governa dovrebbe fare dei piani di industrializzazione razionali al fine di ottenere il massimo da un territorio senza per questo rovinare il suo equilibrio ecologico ed ambientale. Il problema è che poiché le industrie sono agganciate alla logica del profitto, non sempre quest'ultimo è in armonia con il territorio. Si è detto prima che scopo dell'industria è il produrre al miglior rapporto costo/beneficio, che in termini economici significa col massimo profitto a parità di spesa: ed è questa la vocazione dell'industria che non sempre coincide con quella del territorio. In un sistema di economia dirigista l'industria, svincolata dalla logica del profitto, può essere indirizzata al meglio. Le industrie infatti portano lavoro sia diretto che nell'indotto ma necessitano di forti infrastrutture, quindi per costruire un sito industriale è necessario fare prima uno studio di fattibilità.
Alcune branche importati dell'industria sono: industria meccanica, industria automobilistica, industria aeronautica, industria elettronica, industria alimentare, industria chimica, industria tessile, industria mineraria, etc. Il termine industria indica un sistema di processo il quale partendo da un prodotto detto "primo" (grezzo) se ne produce un "secondo" (manufatto) con un valore aggiunto.
Il valore aggiunto, in breve, è proprio quello che il processo produttivo attraverso la tecnologia dà, trasformando il prodotto grezzo in un prodotto rifinito, pronto per essere introdotto nella filiera di distribuzione. In definitiva, l'industria è un sistema organizzato per produrre ricchezza, costituita appunto dal valore aggiunto."

Ma il processo produttivo dell'industria comporta anche questo:



A.L. Mariani
Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Unported

24/01/11

19/01/11

A colpi di Spot

Se l'Enel, azionista di maggioranza del Forum Nucleare Italiano autore del famigerato ed "imparziale" Spot sul Nucleare, ci inonda le televisioni con la sua pubblicità, Greenpeace usa l'ironia e confeziona questa splendida risposta:



p.s.: l'azionista di maggioranza di Enel è lo stato italiano, ovvero il governo che ne ha nominato presidente il Sig. Chicco testa ...

11/01/11

La macchina che trasforma la plastica in benzina.

Akinori Ito, l'inventore di questa macchina, sostiene che il processo non comporta l’emissione nell’atmosfera di anidride carbonica, il gas del’effetto serra, ma non dice quanta energia elettrica consuma e che non "funziona" per il PET (polietilene tereftalato) comunemente usato per le bottiglie di acqua e bibite.
Ma l'invenzione é molto interessante, soprattutto se si potesse utilizzare la plastica giacente nelle innumerevoli discariche italiane.