25/09/14

Contraffazione e abusivismo: perchè nuociono alla salute.

Acquistare prodotti contraffatti, ormai diffusissimi e a prezzi modesti, non è un buon affare perché questi prodotti nascondono problemi di illegalità, sfruttamento del lavoro, e utilizzo di sostanze nocive alla salute. La qualità di un prodotto contraffatto, spesso molto scadente,  non corrisponderà mai al prezzo pagato dal consumatore sia in termini di fattura dello stesso, sia per la mancanza di garanzie di qualità, di assenza di difetti e di garanzie. Inoltre contraffazione ed abusivismo contribuiscono allo sfruttamento della manodopera  clandestina, del lavoro sommerso e del lavoro minorile sottraendo importanti spazi all’economia regolare, alimentando la criminalità organizzata che sfrutta il mercato abusivo per riciclare denaro sporco, e contemporaneamente danneggiando gli imprenditori onesti che pagano le tasse e che producono nel rispetto delle normative ed investono in ricerca, sviluppo, innovazione ed immagine.  Ovviamente l’industria del falso riesce ad evadere l’IVA e a sottrarsi alla normale  tassazione, danneggiando tutti i cittadini in quanto lo Stato dovrà reperire altrove  gli introiti, ovvero le tasse, da destinare al bene comune. 

Particolarmente importante risulta l’aspetto sanitario-salutistico: da numerosi test di laboratorio effettuati in tutto il mondo su una varietà di bigiotteria e gioielleria a basso costo, si sono riscontrati livelli allarmanti di metalli nocivi come Piombo, Nickel, Cadmio, Cromo, Mercurio e Arsenico, leghe metalliche altamente tossiche, ed alogeni come Bromo e Cloro (PVC). I problemi di salute legati a queste sostanze comprendono le allergie acute, difetti genetici nei feti, deficit di apprendimento, tossicità epatica e cancerogenicità.


Secondo molti scienziati e medici, la più grande preoccupazione riguarda la tipica usanza infantile di portare alla bocca gli oggetti, che nel caso della bigiotteria causa il rischio di  asportazione del rivestimento protettivo sottile, esponendo i bambini all’ingerimento di prodotti tossici.

Nella letteratura medico scientifica il Piombo, il Cadmio ed l’Arsenico sono classificati come noti cangerogeni, il Cromo è indicato come mutageno e causa dell’infertilità maschile, il Mercurio è altamente tossico per le reni ed il sistema nervoso centrale e periferico, mentre il Nickel è sospetto cancerogeno e, come il Bromo e tutti gli altri metalli sopra elencati, l’esposizione a quantità eccessive può causare forti reazioni allergiche e gravi dermatiti.


Infine il Cloro, componente fondamentale del cloruro di polivinile (PVC), una delle materie plastiche più diffuse al mondo, è un elemento stabile negli oggetti a temperatura ambiente, ma estremamente pericoloso ad alte temperature o combustione perché la reazione chimica conseguente porta il cloro a liberarsi come acido cloridrico, o come diossina. 


Lino Mariani


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